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11.06.2020

Il disallineamento fra il periodo di cassa integrazione Covid e il periodo di divieto dei licenziamenti, un problema da risolvere. Articolo di Giuseppe Merola, senior associate di Studio Pirola

Giornale delle Pmi

Il disallineamento fra il periodo di cassa integrazione Covid e il periodo di divieto dei licenziamenti: un problema da risolvere
Il Decreto Rilancio ha aggiunto ulteriori 5 settimane di cassa integrazione per emergenza Covid rispetto alle 9 settimane già concesse dal Decreto Cura Italia, per un totale di 14 settimane. C’è tuttavia un paletto da rispettare: le 14 settimane di cassa integrazione devono essere fruite all’interno di un preciso intervallo di tempo ricompreso tra il 23 febbraio e il 31 agosto 2020. A partire dal 1° settembre e sino al 31 ottobre sarà poi possibile fruire di ulteriori 4 settimane di cassa integrazione. Questi scaglioni temporali valgono per tutte le imprese, ad eccezione di quelle del settore turismo, fiere, congressi e spettacolo, le quali potranno fruire delle ulteriori 4 settimane di cassa integrazione Covid già nel corso del primo periodo, senza dover attendere il 1° settembre. L’impianto normativo così delineato dal Decreto Rilancio sta tuttavia generando non poche criticità e preoccupazioni soprattutto per quelle aziende che hanno terminato o stanno per terminare le prime 14 settimane di cassa integrazione. Ove al termine di tale periodo le attività non fossero ripartite in tutto o in parte, quali rimedi potrebbero essere concretamente adottati dalle aziende per gestire gli esuberi del personale? Il tema è alquanto spinoso, dal momento che, quanto meno sino al 17 agosto 2020, le aziende non potranno fare ciò che in una situazione di normalità avrebbero potuto fare, ossia procedere con i licenziamenti dei dipendenti. Infatti, è lo stesso Decreto Rilancio ad aver esteso sino a tale data il divieto, precedentemente introdotto dal Decreto Cura Italia, di disporre licenziamenti per motivi economici. Essendo preclusa la facoltà di recesso, le aziende dovranno quindi preoccuparsi di come gestire correttamente il personale durante il periodo ponte tra la fine delle prime 14 settimane di cassa integrazione e la scadenza del periodo di divieto dei licenziamenti.


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