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Telelavoro ordinario per i distacchi
ItaliaOggi
Telelavoro ordinario per i distacchi
Telelavoro soggetto alle regole fiscali ordinarie. Il fisco nega le retribuzioni convenzionali, con conseguente aggravio di imposta, al lavoratore distaccato all’estero che svolge la sua attività lavorativa in Italia in remote working dopo il rientro in Italia dovuto all’emergenza sanitaria. Il reddito deve essere determinato secondo le modalità ordinarie. È questa la conclusione cui è pervenuta l’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 345 dello scorso 18 maggio. La fattispecie riguardava un contribuente che, nel corso del mese di febbraio 2020, era rientrato dalla Francia continuando a svolgere la sua attività per la società estera in modalità remote working, senza interruzioni né variazioni del rapporto di lavoro. Nell’istanza veniva chiesta conferma dell’applicabilità del regime delle retribuzioni convenzionali sino al mese di ottobre 2020 sulla base di un’interpretazione aderente alle linee guida dell’OCSE del 3 aprile 2020, recepita nell’Accordo Italia-Francia siglato il 23 luglio 2020. Secondo tale accordo i giorni lavorativi in regime di smart working sono considerati presuntivamente quali giorni di lavoro effettuati in presenza nell’altro Stato. Applicando tale principio (presenza virtuale) si richiedeva l’applicabilità del regime delle retribuzioni convenzionali anche nel periodo successivo al rientro in Italia e fino al termine del mese di ottobre.